che aspetto ha una tesi di laurea?

QUANTO DEVO SCRIVERE?

Non c’è una lunghezza predeterminata per un elaborato finale triennale o per una tesi di laurea magistrale. In entrambi i casi, la lunghezza dipende dal contenuto e dalle modalità di argomentazione. Raccomando sempre di essere sintetici, perché di solito le esposizioni sintetiche sono anche incisive. In linea di massima, mi aspetto che un elaborato triennale non superi le 50 pagine e che la tesi di laurea magistrale non superi le 200 pagine.

QUALE STRUTTURA DEVO DARE ALLA TESI?

Come per la lunghezza, dovrai tenere presenti poche norme, e ti fornirò indicazioni più dettagliate nei primi colloqui. Per lo più, le tesi seguono questo piano:

  • Titolo (ed eventuale sottotitolo)
  • Indice generale accompagnato dal numero di pagina
  • Introduzione
  • Svolgimento
  • Conclusioni
  • Bibliografia

Il titolo che mi proporrai quando dovrai fare la domanda di laurea, e che discuteremo insieme, deve riflettere il problema che affronti nell’elaborato. L’eventuale sottotitolo serve a chiarire il contenuto specifico e, a seconda dei casi, a dare un inquadramento storico-geografico.

Generalmente, l’Introduzione presenta le motivazioni della ricerca e spesso comprende una panoramica generale del lavoro; le Conclusioni sintetizzano i risultati raggiunti. Ti consiglio di stenderle in una fase avanzata del lavoro e di prestarvi molta attenzione, perché ti potranno tornare utili per formulare il discorso di presentazione della tua ricerca di fronte alla Commissione valutatrice.

Lo Svolgimento va articolato, a seconda delle esigenze, in Parti, Capitoli, Paragrafi, Sottoparagrafi. Di solito un elaborato triennale richiede un’articolazione in 3-4 capitoli e in qualche paagrafo all’interno di ciascun capitolo. Una tesi di laurea magistrale può avere un’architettura più complessa. Ma è bene non eccedere con il grado di complessità!

La Bibliografia è un elenco dei testi utilizzati, convenzionalmente posti in ordine alfabetico secondo il cognome dell’autore; i testi di uno stesso autore sono elencati in ordine cronologico. La bibliografia, tuttavia, non è una mera testimonianza delle fonti e degli studi che hai utilizzato; essa è uno strumento che consente al lettore di controllare da dove vengono citazioni o particolari informazioni e di utilizzare o approfondire, a sua volta, tali informazioni. Per questo è utile seguire alcune norme. Se utilizzi un word processor abituale, ti chiederò di seguirle scrupolosamente (le troverai all’interno delle norme tipografiche complete, che puoi scaricare qui); se utilizzi il programma di typesetting LaTeX, per esempio con Overleaf, esse sono per lo più automatizzate.

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