La Mostra

La Mostra intende presentare l’acquisizione del Fondo attraverso l’esposizione, in biblioteca, delle carte più significative; inoltre documenta il lavoro svolto dagli studenti durante il laboratorio, integrandolo con il contributo dei vari studiosi relatori alla Giornata di studi “Banfi a Milano: l’università, l’editoria, il partito”.

firma di Antonio Banfi

La Mostra segue un percorso biografico, articolato in tre fasi: giovinezza, maturità, vecchiaia. La scelta dei documenti è stata finalizzata alla ricostruzione dei momenti salienti della vita del filosofo:

  • gli anni di frequentazione dell’Accademia scientifico-letteraria di Milano e i rapporti con i maestri (Novati e Martinetti) e i condiscepoli (Rebora e Monteverdi)
  • il soggiorno di studio in Germania e l’incontro con Andrea Caffi
  • il matrimonio e il prezioso carteggio di Banfi con Daria del periodo bellico, durante i primi anni di insegnamento ad Alessandria
  • i concorsi universitari e la prima fase di maturazione del problematicismo spirituale, ancora influenzata dal magistero martinettiano
  • la vicenda del Giuramento del 1931 e l’inizio del magistero accademico
  • la formazione della scuola (documentata nei carteggi con Cantoni, Paci, Preti, Sereni, Anceschi, Rognoni, Abate)
  • il travaglio ideologico degli anni Trenta-Quaranta, culminato nella partecipazione alla Resistenza
  • il ruolo di intellettuale comunista, svolto con intensità negli anni del secondo dopoguerra.

Negli spazi della biblioteca dedicati alla mostra sarà disponibile un dispositivo touchscreen  con un percorso multimediale di quanto esposto, arricchito con documenti digitali sfogliabili, trascrizioni, immagini.   

Eventi correlati

Convegno

Sala Crociera Alta di Lettere (cortile Ghiacciaia): ore 9.15

Relatori: Massimo Ferrari, Andrea Di Miele, Nicola del Corno, Alice Crisanti, Marzio Zanantoni

Tavola rotonda

Tavola rotonda pomeridiana (alle ore 16.00 circa) con la proiezione di un video di interviste - testimonianze su Antonio Banfi di Fulvio Papi, Emilio Renzi, Gabriele Scaramuzza.