La biblioteca di Giovanni Vailati

Una mostra per il Centenario

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Mach

Ernst Mach, Erkenntnis und Irrtum: Skizzen zur Psychologie der Forschung, Leipzig, Barth, 1905

“… La storia delle scienze, insegnandoci come la gran nemica di ogni progresso intellettuale sia stata sempre la tendenza a mutilare e svisare la natura per farla violentemente entrare nel letto di Procuste dei preconcetti tradizionali, e mostrandoci come quelli che noi chiamiamo preconcetti non sono che le dottrine e le teorie scientifiche corrispondenti ad uno stadio anteriore di sviluppo delle conoscenze umane, ci pone in guardia contro il pericolo inerente al credere che, perché un’ipotesi o una teoria è stata utile e feconda in passato, deve per ciò solo continuare a rimaner tale anche per l’avvenire. Le teorie e le ipotesi scientifiche non sono come delle persone a cui siamo in obbligo di serbar gratitudine pei servigi che ci possono aver resi in passato; esse debbono essere abbandonate senza pietà e senza rimorso non appena vengono riconosciute inadeguate all’ufficio pel quale sono state foggiate. L’importanza di queste e delle analoghe considerazioni svolte dal Mach nel suo interessante volume, e la loro portata sulle questioni di cui si occupano i cultori di studi psichici, non ha bisogno di essere ulteriormente rilevata. …”.

(G. Vailati, “E. Mach. Popular-Wissenschaftliche Vorlesungen”, in Scritti di G. Vailati, 1911, p. 63)

 

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