Il pensiero di Vailati da alcuni estratti e citazioni Joomla! - il sistema di gestione di contenuti e portali dinamici http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=category&id=39&layout=blog&Itemid=65 Tue, 03 May 2022 09:15:07 +0000 Joomla! 1.5 - Open Source Content Management it-it La Filosofia http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=76:la-filosofia&catid=39:citazioni&Itemid=65 http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=76:la-filosofia&catid=39:citazioni&Itemid=65 Per Vailati la filosofia, più che un sapere rivolto al mondo, era la coscienza critica delle varie forme di sapere. “Il compito della filosofia” scrisse nel 1901, “non è tanto quello di fare delle scoperte quanto piuttosto di farle fare, contribuendo coll’analisi, colla critica e colla discussione a sgombrare la via che ad essa conduce, e fornendo i mezzi e gli strumenti richiesti per superare gli ostacoli che rendono difficile progredire in essa”.

(Scritti di G. Vailati, 1911, p. 417)

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ugo.eccli@unimi.it (Curatore) Citazioni Fri, 07 Aug 2009 11:09:55 +0000
Scienza moderna e scienza antica http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=82:scienza-moderna-e-scienza-antica&catid=39:citazioni&Itemid=65 http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=82:scienza-moderna-e-scienza-antica&catid=39:citazioni&Itemid=65 Aristoteles, Des Aristoteles Schrift uber die Seele; Organon, Stuttgart, Hoffmann, [18..]

“… È precisamente nella pochissima importanza data alla deduzione come mezzo di spiegazione e di anticipazione sull’esperienza, in confronto alla grande fiducia posta in essa come mezzo di prova e di accertamento, che giace la differenza caratteristica tra le idee di Aristotele e quelle dei fondatori della scienza moderna sulla funzione della deduzione nella ricerca scientifica. I suoi ragionamenti sui fenomeni naturali, anche in quei casi nei quali essi, invece di esser diretti a dimostrare le conclusioni a cui portano, sono adoperati per mettere alla prova le premesse su cui si fondano, mirano a raggiungere questo scopo più col mettere in mostra le contraddizioni e le incoerenze tra le varie affermazioni, o far vedere che esse non possono essere ammesse simultaneamente, che non collo spingere a conclusioni non prima sospettate, e la cui verifica sia atta a provocare nuove osservazioni, che contribuiscono a un maggior schiarimento della questione di cui si tratta…”.

(G. Vailati, “Il metodo deduttivo come strumento di ricerca”, in Scritti di G. Vailati, 1911, p. 124)

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ugo.eccli@unimi.it (Curatore) Citazioni Fri, 07 Aug 2009 11:23:23 +0000
Il "mondo di carta" http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=81:il-qmondo-di-cartaq&catid=39:citazioni&Itemid=65 http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=81:il-qmondo-di-cartaq&catid=39:citazioni&Itemid=65 Galileo Galilei, Opere di Galileo Galilei, Milano, per Nicolò Bettoni, 1832

“… questo mondo di carta di cui Galileo parla con tanto disprezzo, il mondo delle idee e delle immaginazioni umane, non è nè meno reale, né meno sensibile, né meno meritevole di studio e di diligente osservazione, di quell’altro mondo all’investigazione del quale egli ha rivolto con tanto successo l’attività della sua mente. Le opinioni, siano esse vere o false, sono pur sempre dei fatti, e come tali meritano ed esigono di essere prese ad oggetto d’indagine, di accertamento, di confronto, d’interpretazione, di spiegazione precisamente come qualunque altro ordine di fatti, e allo stesso scopo; allo scopo cioè di determinare per quanto ci è possibile, in mezzo alle loro varietà, alla loro complicazione, alle loro trasformazioni, gli elementi costanti, le uniformità, le leggi insomma da cui il loro succedersi è regolato…”.

(G. Vailati, “Sull’importanza delle ricerche relative alla storia della scienza”, in Scritti di G. Vailati, 1911, p. 65)

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ugo.eccli@unimi.it (Curatore) Citazioni Fri, 07 Aug 2009 11:22:34 +0000
Il Pragmatismo http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=77:il-pragmatismo&catid=39:citazioni&Itemid=65 http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=77:il-pragmatismo&catid=39:citazioni&Itemid=65 “… L’unico senso nel quale il “pragmatismo” possa considerarsi avere un carattere “utilitario”, è in quanto esso conduce a scartare un certo numero di questioni “inutili”: inutili, però, non per altra ragione che perché esse non sono che delle questioni apparenti, o, più precisamente, non sono delle questioni affatto. Quando, per esempio, ci troviamo in presenza di due asserzioni, e non siamo in grado di assegnare quali siano le esperienze particolari che dovrebbero verificarsi perché una di esse risulti vera e l’altra no, il domandarsi quale di esse sia vera non è propriamente proporsi una questione: le due asserzioni debbono in tal caso, secondo il Peirce, essere considerate semplicemente come due modi diversi di dire una stessa cosa. Tutto ciò non ha impedito ad alcuni interpreti della dottrina pragmatistica di identificarla con quella attribuita a Protagora, espressa nel noto aforisma “L’uomo è la misura di tutte le cose”; colla dottrina, cioè, secondo la quale non vi sarebbe altro criterio della verità di un’affermazione se non la pura sensazione, intuizione, o convinzione personale di chi afferma. Un tale equivoco è tanto più curioso in quanto il principale documento su cui si fonda la nostra conoscenza delle idee di Protagora (cioè il Teeteto di Platone) ci presenta appunto Socrate intento a difendere, contro Protagora, la tesi propugnata dal Peirce sotto il nome di “pragmatismo”…”.

(G. Vailati, “Le origini e l’idea fondamentale del Pragmatismo”, in Scritti di G. Vailati, 1911, p. 921)

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ugo.eccli@unimi.it (Curatore) Citazioni Fri, 07 Aug 2009 11:10:16 +0000
William James http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=89:william-james&catid=39:citazioni&Itemid=65 http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=89:william-james&catid=39:citazioni&Itemid=65 William James, Pragmatism: a new name for some old ways of thinking, New York, Longmans, 1907

“… lo schema del James taglia, per così dire, i viveri a ogni sorta di speculazione metafisica e ontologica, negando risolutamente, non solo qualsiasi importanza, ma anche qualsiasi significato, a ogni questione che non si riferisca alle nostre esperienze effettive, o possibili, o alle connessioni che riconosciamo, o immaginiamo, sussistere tra esse. Esso mira ad emancipare non solo la psicologia ma anche le altre scienze, e con esse la filosofia, da quella preoccupazione per le pseudo-questioni che mette così spesso i filosofi nella posizione del cane della favola attraversante il ponte con un pezzo di carne in bocca, e che lo lascia cadere per l’ingordigia di afferrare anche quello che gli è presentato dalla sua immagine riflessa nell’acqua…”.

(G. Vailati, “La concezione della Coscienza di William James”, in Scritti di G. Vailati, 1911, p. 644)

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ugo.eccli@unimi.it (Curatore) Citazioni Fri, 07 Aug 2009 11:37:59 +0000
Mach http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=85:mach&catid=39:citazioni&Itemid=65 http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=85:mach&catid=39:citazioni&Itemid=65 Ernst Mach, Erkenntnis und Irrtum: Skizzen zur Psychologie der Forschung, Leipzig, Barth, 1905

“… La storia delle scienze, insegnandoci come la gran nemica di ogni progresso intellettuale sia stata sempre la tendenza a mutilare e svisare la natura per farla violentemente entrare nel letto di Procuste dei preconcetti tradizionali, e mostrandoci come quelli che noi chiamiamo preconcetti non sono che le dottrine e le teorie scientifiche corrispondenti ad uno stadio anteriore di sviluppo delle conoscenze umane, ci pone in guardia contro il pericolo inerente al credere che, perché un’ipotesi o una teoria è stata utile e feconda in passato, deve per ciò solo continuare a rimaner tale anche per l’avvenire. ]]> ugo.eccli@unimi.it (Curatore) Citazioni Fri, 07 Aug 2009 11:24:55 +0000 Leibniz http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=83:leibniz&catid=39:citazioni&Itemid=65 http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=83:leibniz&catid=39:citazioni&Itemid=65 Louis Couturat, Opuscules et fragments inédites de Leibnitz: extraits des manuscrits de la Bibliothèque royale de Hanovre, Paris, Alcan, 1903

“… L’opera di Couturat ci mostra come, tra tali tesori, molti ve ne siano ancora che stanno attendendo competenti estimatori, e che molte delle più geniali idee di Leibniz sul soggetto da lui prediletto, cioè la logica e quella che ora si chiama la “teoria della conoscenza”, cominciano solo ora a germinare e a dar segno della loro fecondità. Nessun fatto più di questo può servire a far testimonianza dell’alto posto che spetta al Leibniz nella gerarchia di quegli “spiriti magni” che dallo Schopenhauer sono paragonati a quelle stelle fisse, tanto lontane dalla terra che i loro raggi esigono serie di anni o di secoli per arrivare ad essa. …”.

(G. Vailati, “L. Couturat. La logique de Leibniz d’après des documents inédits”, in Scritti di G. Vailati, 1911, p. 388)

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ugo.eccli@unimi.it (Curatore) Citazioni Fri, 07 Aug 2009 11:24:04 +0000
Locke http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=88:locke&catid=39:citazioni&Itemid=65 http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=88:locke&catid=39:citazioni&Itemid=65 John Locke, An essay concerning human understanding, London, Ward, Lock & Bowden, Limited, [19..]

“… È a lui (Locke), mille volte più che a Kant, che fa capo quello che, per brevità, si può indicare come l’indirizzo critico della filosofia moderna; quell’indirizzo che nei suoi migliori rappresentanti si manifesta come mirante ad emancipare la mente umana da ogni vincolo che essa non si sia consciamente e deliberatamente imposto; da ogni vincolo di cui essa non veda la ragione, lo scopo, la funzione, la giustificazione; da ogni vincolo che provenga da un’inabile Lenkung della sua attività…”.

(G. Vailati, “Carteggio Papini”, in Epistolario 1891-1909, 1971, p. 406)

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ugo.eccli@unimi.it (Curatore) Citazioni Fri, 07 Aug 2009 11:26:17 +0000
Schopenhauer http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=87:schopenhauer&catid=39:citazioni&Itemid=65 http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=87:schopenhauer&catid=39:citazioni&Itemid=65 Arthur Schopenhauer, Parerga et paralipomena. Aphorismes sur la sagesse dans la vie, Paris, Bailliere, 1880

“… per quanto pare a me, non è come l’escogitatore di un sistema filosofico di più, né come l’ingegnoso artefice di nuove teorie metafisiche, che Schopenhauer ha diritto di essere considerato come una delle più grandi figure del nostro secolo,  nel campo speculativo. Per me il suo sistema, per quanto maestosamente architettato, non è che uno scaffale o una scansia a cui ogni pregio deriva dalla qualità e quantità degli oggetti preziosi e utili che vi si trovano custoditi e che potrebbero essere anche diversamente distribuiti o trasportati in altro recipiente, senza perdere niente del loro valore e della loro utilità. ]]> ugo.eccli@unimi.it (Curatore) Citazioni Fri, 07 Aug 2009 11:25:48 +0000 J.S. Mill http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=86:js-mill&catid=39:citazioni&Itemid=65 http://peano.fdp.unimi.it/vailati/index.php?option=com_content&view=article&id=86:js-mill&catid=39:citazioni&Itemid=65 John Stuart Mill, A system of logic, ratiocinative and inductive: being a connected view of the principles of evidence, and the methods of scientific investigation, London, Parker, 1851

“… Come Ella ha forse visto dai miei opuscoli, sono un fervido ammiratore della filosofia inglese classica, in modo particolare di J.S. Mill, che ritengo sia di gran lunga il più preciso e profondo scrittore del secolo riguardo a temi filosofici. A me pare che la sua influenza sul pensiero continentale venga sottovalutata dagli attuali esponenti della filosofia inglese. Non sembra che essi si rendano conto in misura adeguata del progresso rappresentato dagli scritti di Mill, rispetto a quelli dei metafisici tedeschi della scuola kantiana (senza escludere Schopenhauer). …”.

(G. Vailati, “Carteggio Welby”, in Epistolario 1891-1909, 1971, p. 137)

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ugo.eccli@unimi.it (Curatore) Citazioni Fri, 07 Aug 2009 11:25:18 +0000